Parchi Tanzania
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Parco Nazionale del Lago Manyara
Tanzania
Il Lago Manyara è un lago d'acqua alcalina,
situato a circa 100 kms a sud-ovest di Arusha, ai piedi
della spaccatura occidentale della Great Rift Valley.
È lungo circa 50 kms e largo 16 km con una superficie
complessiva di circa 230 kmq. Il lago e una parte del
territorio circostante formano l'area naturale protetta
del Parco Nazionale del Lago Manyara. Il nome "Manyara"
deriva dalla parola Maasai "emanyara" che
identifica una specie di euforbia (Euphorbia Tirucalli),
che viene utilizzata nella zona come siepe per delimitare
i recinti del bestiame. Il Lago ed il Parco Nazionale
annesso si trovano nei pressi del villaggio di Mto wa
Mbu (in lingua Swahili "fiume delle zanzare")
in cui vale la pena fare una sosta per gironzolare tra
le bancarelle del ricco e variopinto mercato locale,
contraddistinto soprattutto da grandi caschi di banane
verdi, gialle e rosse. In questo coloratissimo mercato
si concentrano numerose etnie: Mgubwe, Iraqw, Gorowa,
Irangi, Tatoga e Masai. È forse l'unico luogo
dell'Africa in cui si possono sentire parlare le lingue
delle Quattro principali famiglie linguistiche africane:
Bantu, Khoisan, Cuscitiche e Nilotiche.
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Il
Parco Nazionale del Lago Manyara costituisce un bioma
assolutamente speciale caratterizzato dalla più
alta biodiversità della Tanzania e per questa
ragione fu dichiarato dallUNESCO Patrimonio
dell'Umanità nel 1981. In una superficie di
soli 330 kmq, di cui 200 occupati dal lago, possiamo
trovare cinque differenti ecosistemi:
la foresta equatoriale alimentata dal lago sotterraneo
la foresta xerofila con palme, acacie e baobab
l'ambiente lacustre del delta con acquitrini e canneti
la savana e le distese di erbe alte
i siti vulcanici con sorgenti calde
La coesistenza di ecosistemi così diversi rappresenta
la biomassa (rapporto flora/fauna per metro quadrato)
più alta dell'Africa Orientale.
L'ingresso del Parco è caratterizzato da una
fitta e lussureggiante foresta di alberi ad alto fusto,
principalmente acacie e euforbie, habitat naturale
di colonie numerose di scimmie blu e di babbuini che
si possono osservare a distanza molto ravvicinata,
ma anche riparo ideale durante la stagione secca per
giraffe ed elefanti. In prossimità del lago,
la foresta cede il passo inizialmente a piccole aree
di savana, popolate da giraffe, zebre, gnu, facoceri
e bufali, attirati dall'abbondanza di un'erba chiamata
"falasco"che cresce lungo le rive del lago
e viene usata per impagliare sedie e intrecciare ceste
e stuoie.
Proseguendo in direzione sud, il Parco si riduce ad
una sottile striscia di terra compresa tra il lago
e la parete rocciosa a strapiombo della spaccatura
della Rift Valley. Il paesaggio in questa parte del
Parco offre degli scorci spettacolari; e abbastanza
facile avvistare lungo le vicinissime rive del lago
branchi di elefanti, di bufali e di giraffe pascolare
indisturbati e, tra le roccie, le agili antilopi saltarupi.
In quest'area si trovano anche le sorgenti di acqua
calda, "Maji Moto", che sgorgano alla temperatura
di circa 60°.
Il Parco Nazionale del Lago Manyara è un vero
e proprio paradiso per la varietà e l'abbondanza
di fauna ornitica, con oltre 380 specie diverse avvistate
e catalogate; offre inoltre lo spettacolo unico e
singolare di grandi stormi più che di singoli
avvistamenti. Durante la stagione delle piogge il
lago è popolato da migliaia di fenicotteri
(durante la stagione secca la maggior parte di questi
uccelli si sposta verso il Lago Natron per la riproduzione).
A seconda del periodo, lungo le rive del lago si possono
avvistare stormi di pellicani bianchi, pellicani grigi,
fenicotteri, cicogne, cormorani e molte altre specie
acquatiche incluse quelle eurasiatiche migratorie.
La fitta foresta di alberi ad alto fusto all'ingresso
del Parco è l'habitat naturale dei buceri dalle
guance argentate, facile da avvistare in coppie o
in numerosi gruppi, mentre i bassi arbusti sono il
riparo sicuro del bucorvo di Leadbeater (Bucorvus
Leadbeateri). Sono presenti nel Parco ben 46 specie
di rapaci, tra cui il grifone di Ruppell, l'avvoltoio
Egiziano, l'aquila di Verreaux, l'aquila coronata,
l'aquila marziale, il falco pellegrino e lo sparviero
dei pipistrelli; le inseparabili coppie di pappagallini
"Agapornis fischeri" (Inseparabile di Fisher),
i martin pescatore, i barbuti testarossa ed i Peters
twinspot che si distinguono per i loro sgargianti
colori tra i rami degli alberi della foresta.
Tra i mammiferi predatori troviamo leoni e leopardi.
Disturbati dalle punture degli insetti i leoni di
Manyara hanno sviluppato l'abitudine di arrampicarsi
sui rami delle acacie (leoni arboricoli); i felini
amano soprattutto la foresta a sud del fiume Msasa
dove possono nascondersi indisturbati e riposare durante
le ore del giorno.
Ernest Hemingway, che descrisse il suo safari in questa
zona nel romanzo "Verdi colline d'Africa",
definì il Manyara "il più bel lago
di tutta l'Africa"
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Campi e Lodges
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Campi e Lodges
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