Sono
questi pigmenti fotosintetici a donare a molti cianobatteri
la caratteristica colorazione blu e talvolta anche
rossa (vedi la Spirulina e la Oscillatoria rubescens).
Nei mesi più secchi dell'anno il lago tende
ad assumere un'intensa colorazione rossa nelle aree
più centrali e sui toni dell'arancione dove
l'acqua è meno profonda. Questo fenomeno è
visibile solo osservando la superficie dall'alto (sorvolando
il lago, oppure dalla parte superiore della spaccatura
della Rift Valley, arrivando dal Serengeti). In condizioni
normali il colore delle acque del lago varia, a seconda
della profondità, dal bianco al verde, con
una serie di tonalità intermedie tra il grigio
ed il marrone.
I cianobatteri costituiscono la principale e ghiottissima
fonte di nutrimento per i 2.5 milioni di fenicotteri
minori (corrispondente al 75% della popolazione mondiale)
che hanno scelto il Lago Natron come unico luogo di
riproduzione per tutta l'Africa orientale. Il periodo
di riproduzione dei fenicotteri va da Agosto ad Ottobre
quando il livello di salinità è ai massimi
ed è altrettanto abbondante e ricca la disponibilità
di cibo. Nel resto dell'anno pur essendo possibile
un buon avvistamento, i fenicotteri tendono a suddividersi
negli altri specchi d'acqua circostanti.
l nidi di fango, modellati dai maschi con il becco
come fossero tante piccole torri con un incavo superiore,
vengono costruiti esclusivamente lungo le rive nord-orientali
, in prossimità delle sorgenti di acqua calda,
dove nessun predatore può raggiungerli. La
visita di questa parte del lago richiede un'intera
giornata, partendo in fuoristrada di buonora
dal campo riservato per raggiungere in circa 3 ore
la zona e proseguire poi a piedi.
Le rive meridionali consentono invece l'avvistamento
di stormi durante tutto l'anno, allalba in particolare,
quando il lago si tinge completamente di rosa e la
natura regala uno spettacolo assolutamente straordinario.
Oltre ai fenicotteri minori il lago è un vero
e proprio paradiso perchè ospita oltre 400
specie di uccelli acquatici ed offre agli amanti della
fotografia naturalistica la possibilità di
emozionanti avvistamenti e di scatti altrettanto unici.
In linea d'aria il Lago Natron si trova a 50 kms da
Arusha immersa in un'area verde e lussureggiante ricca
di piantagioni di caffè e di banane e di tanti
altri alberi da frutta. E' difficile pensare che a
cosi poca distanza il Lago Natron possa accogliere
e stupire il visitatore con un paesaggio semi desertico
caratterizzato da una stratificazione di eruzioni
vulcaniche i cui colori vanno dall'ocra al bianco
e dal verde al nero fino ad una distesa di sabbia
scintillante color antracite, dove la temperatura
dell'acqua del lago può raggiungere i 50°
e l'alcalinità può arrivare ai livelli
corrosivi dell'ammoniaca.
Il Lago Natron riveste un ruolo importante nel fenomeno
delle grandi migrazioni perché di fatto fa
parte del corridoio migratorio usato da bufali, zebre,
gnu ed elefanti che migrano dal Tarangire e dal Parco
Nazionale del Lago Manyara durante la stagione delle
piogge e vi fanno ritorno in quella secca. Tra gli
animali stanziali residenti troviamo gazzelle, struzzi,
sciacalli e iene, qualche orice, kudu minore e gerenuk.
Tra i predatori si può avvistare il ghepardo.
Sorprendente è l'adattamento del pesce chiamato
tilapia alcalina (Oreochromis alcalicus) che vive
nelle acque del lago Natron.
Una delle escursioni certamente più interessanti
dal Lago Natron è quella alle Cascate di Ngare
Sero, il più importante insediamento Masai
nella zona; da qui si può risalire l'omonima
gola dove l'acqua del torrente scorre limpida
e fresca. Camminando lungo la gola si incontrano alcune
cascate: le minori a circa mezz'ora di cammino e le
maggiori a circa un'ora e mezza. Proseguendo oltre
si arriva all'albero sacro dai cui rami pendono le
offerte delle preghiere. In un paesaggio così
estremo è impossibile resistere ad un tuffo
direttamente sotto il getto della cascata.
Questo breve trekking non richiede una particolare
forma fisica; tuttavia si attraversa più volte
il percorso tortuoso del torrente tra le roccie fino
alle cascate ed ogni tanto ci si deve aiutare con
le mani nei passaggi più difficili. E
consigliabile indossare un paio di scarpe da trekking
comode con le quali possiate entrare in acqua (l'acqua
di solito arriva appena sopra il ginocchio ma se avesse
piovuto abbondamente sugli altipiani potrebbe essere
più alta e torbida) ed ovviamente il costume
da bagno per il tuffo sotto il getto della cascata.
Escursione accompagnata da una guida Masai locale.
Un aspetto interessante di questa giornata è
quello legato al contatto con la popolazione locale
Masai che vive in tanti piccoli villaggi disseminati
nella zona. Riservati ed intenti al loro lavoro di
pastorizia e alla cura dei bambini, non cercano di
avvicinare i visitatori con lo scopo di vendere qualcosa,
ma si limitano ad osservare curiosi e silenziosi,
conservando intatti il loro portamento fiero e le
loro semplici abitudini.
Il Lago Natron è anche la base di partenza
per la scalata di Ol Doinyo Lengai.
Ol Doinyo Lengai è il "Monte di Dio"
tradotto letteralmente dalla lingua Masai.
Il nome è certamente dovuto alla sua forma
perfettamente conica, alla composizione unica della
sua lava e al fatto che il vulcano è ancora
attivo.
Ol Doinyo Lengai è l'unico vulcano del pianeta
ad eruttare carbonatite di sodio e potassio a ragione
dell'estrema salinità e corrosività
delle acque del lago. Il colore delle colate è
nero e bianco argenteo e quello della lava solidificata
varia dal bianco-grigio al verde chiaro con stalattiti
bianco-rosate, bianco-verdi e bianco-gialle. La cima
del monte (2890 metri) ad occhio nudo sembra innevata,
ma in realtà è coperta di lava Bianca.
La regione del Lago Natron è estremamente
arida e molto calda. Il rischio di piogge è
in pratica inesistente e le ore di luce solare al
giorno nellarco dellanno si mantengono
su livelli piuttosto elevati (7 ore nei mesi più
secchi e 9 ore nei mesi più umidi); tuttavia
il Lago Natron si trova proprio a ridosso della spaccatura
della Rift Valley, da cui scendono i torrenti che
si devono attraversare per raggiungere il Lago. A
Marzo, Aprile e nella prima metà di Maggio
le precipitazioni sugli altipiani di Nogorongoro e
di Loliondo potrebbero ingrossare i torrenti a valle
rendendo difficile e a volte impossibile il guado.
In questi mesi, la via di accesso più sicura
e più semplice è la strada che arriva
direttamente da Manyara, attraversando la conca interna
della Rift Valley (3/4 ore di trasferimento fino al
Lago Natron).
Dal Serengeti nord-orientale al Lago Natron occorrono
invece 4/6 ore di trasferimento su strada.