La Tua Africa - Safari in Kenya
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Parchi Tanzania Tanzania

Parco Nazionale del Lago Natron Tanzania Tanzania

Il Lago Natron, 56 km di lunghezza e 24 km di larghezza, occupa una larga depressione creata dallo sprofondamento della litosfera terrestre ed è alimentato da sorgenti sotterranee altamente alcaline che filtrano da Ol Doinyo Lengai, l'unico vulcano al mondo noto per eruttare lava bianca e "fredda" composta da carbonatite di sodio e potassio. A questo straodinario fenomeno contribuisce anche quella minima parte di pioggia che riesce a raggiungere il suolo prima di evaporare sotto forma di "pioggia fantasma". L'altissima evaporazione comporta grandi variazioni nelle dimensioni del lago. Durante la stagione secca il lago si ritira lasciando scoperte superfici di fango grigio costellate di cristalli di soda, mentre il livello di salinità aumenta dando il via al proliferare di alghe verdiazzurre (cianobatteri), che non solo si nutrono tramite la fotosintesi ma utilizzano anche una parte dello spettro cromatico non visibile, grazie ad un complesso sistema di antenne contenenti i cosiddetti "pigmenti fotosintetici" (pigmento fotosintetico azzurro e pigmento fotosintetico rosso).

Sono questi pigmenti fotosintetici a donare a molti cianobatteri la caratteristica colorazione blu e talvolta anche rossa (vedi la Spirulina e la Oscillatoria rubescens). Nei mesi più secchi dell'anno il lago tende ad assumere un'intensa colorazione rossa nelle aree più centrali e sui toni dell'arancione dove l'acqua è meno profonda. Questo fenomeno è visibile solo osservando la superficie dall'alto (sorvolando il lago, oppure dalla parte superiore della spaccatura della Rift Valley, arrivando dal Serengeti). In condizioni normali il colore delle acque del lago varia, a seconda della profondità, dal bianco al verde, con una serie di tonalità intermedie tra il grigio ed il marrone.

I cianobatteri costituiscono la principale e ghiottissima fonte di nutrimento per i 2.5 milioni di fenicotteri minori (corrispondente al 75% della popolazione mondiale) che hanno scelto il Lago Natron come unico luogo di riproduzione per tutta l'Africa orientale. Il periodo di riproduzione dei fenicotteri va da Agosto ad Ottobre quando il livello di salinità è ai massimi ed è altrettanto abbondante e ricca la disponibilità di cibo. Nel resto dell'anno pur essendo possibile un buon avvistamento, i fenicotteri tendono a suddividersi negli altri specchi d'acqua circostanti.
l nidi di fango, modellati dai maschi con il becco come fossero tante piccole torri con un incavo superiore, vengono costruiti esclusivamente lungo le rive nord-orientali , in prossimità delle sorgenti di acqua calda, dove nessun predatore può raggiungerli. La visita di questa parte del lago richiede un'intera giornata, partendo in fuoristrada di buon’ora dal campo riservato per raggiungere in circa 3 ore la zona e proseguire poi a piedi.
Le rive meridionali consentono invece l'avvistamento di stormi durante tutto l'anno, all’alba in particolare, quando il lago si tinge completamente di rosa e la natura regala uno spettacolo assolutamente straordinario.
Oltre ai fenicotteri minori il lago è un vero e proprio paradiso perchè ospita oltre 400 specie di uccelli acquatici ed offre agli amanti della fotografia naturalistica la possibilità di emozionanti avvistamenti e di scatti altrettanto unici.
In linea d'aria il Lago Natron si trova a 50 kms da Arusha immersa in un'area verde e lussureggiante ricca di piantagioni di caffè e di banane e di tanti altri alberi da frutta. E' difficile pensare che a cosi’ poca distanza il Lago Natron possa accogliere e stupire il visitatore con un paesaggio semi desertico caratterizzato da una stratificazione di eruzioni vulcaniche i cui colori vanno dall'ocra al bianco e dal verde al nero fino ad una distesa di sabbia scintillante color antracite, dove la temperatura dell'acqua del lago può raggiungere i 50° e l'alcalinità può arrivare ai livelli corrosivi dell'ammoniaca.
Il Lago Natron riveste un ruolo importante nel fenomeno delle grandi migrazioni perché di fatto fa parte del corridoio migratorio usato da bufali, zebre, gnu ed elefanti che migrano dal Tarangire e dal Parco Nazionale del Lago Manyara durante la stagione delle piogge e vi fanno ritorno in quella secca. Tra gli animali stanziali residenti troviamo gazzelle, struzzi, sciacalli e iene, qualche orice, kudu minore e gerenuk. Tra i predatori si può avvistare il ghepardo. Sorprendente è l'adattamento del pesce chiamato tilapia alcalina (Oreochromis alcalicus) che vive nelle acque del lago Natron.
Una delle escursioni certamente più interessanti dal Lago Natron è quella alle Cascate di Ngare Sero, il più importante insediamento Masai nella zona; da qui si può risalire l'omonima gola dove l'’acqua del torrente scorre limpida e fresca. Camminando lungo la gola si incontrano alcune cascate: le minori a circa mezz'ora di cammino e le maggiori a circa un'ora e mezza. Proseguendo oltre si arriva all'albero sacro dai cui rami pendono le offerte delle preghiere. In un paesaggio così estremo è impossibile resistere ad un tuffo direttamente sotto il getto della cascata.
Questo breve trekking non richiede una particolare forma fisica; tuttavia si attraversa più volte il percorso tortuoso del torrente tra le roccie fino alle cascate ed ogni tanto ci si deve aiutare con le mani nei passaggi più difficili. E’ consigliabile indossare un paio di scarpe da trekking comode con le quali possiate entrare in acqua (l'acqua di solito arriva appena sopra il ginocchio ma se avesse piovuto abbondamente sugli altipiani potrebbe essere più alta e torbida) ed ovviamente il costume da bagno per il tuffo sotto il getto della cascata. Escursione accompagnata da una guida Masai locale.
Un aspetto interessante di questa giornata è quello legato al contatto con la popolazione locale Masai che vive in tanti piccoli villaggi disseminati nella zona. Riservati ed intenti al loro lavoro di pastorizia e alla cura dei bambini, non cercano di avvicinare i visitatori con lo scopo di vendere qualcosa, ma si limitano ad osservare curiosi e silenziosi, conservando intatti il loro portamento fiero e le loro semplici abitudini.

Il Lago Natron è anche la base di partenza per la scalata di Ol Doinyo Lengai.
Ol Doinyo Lengai è il "Monte di Dio" tradotto letteralmente dalla lingua Masai.
Il nome è certamente dovuto alla sua forma perfettamente conica, alla composizione unica della sua lava e al fatto che il vulcano è ancora attivo.
Ol Doinyo Lengai è l'unico vulcano del pianeta ad eruttare carbonatite di sodio e potassio a ragione dell'estrema salinità e corrosività delle acque del lago. Il colore delle colate è nero e bianco argenteo e quello della lava solidificata varia dal bianco-grigio al verde chiaro con stalattiti bianco-rosate, bianco-verdi e bianco-gialle. La cima del monte (2890 metri) ad occhio nudo sembra innevata, ma in realtà è coperta di lava Bianca.

La regione del Lago Natron è estremamente arida e molto calda. Il rischio di piogge è in pratica inesistente e le ore di luce solare al giorno nell’arco dell’anno si mantengono su livelli piuttosto elevati (7 ore nei mesi più secchi e 9 ore nei mesi più umidi); tuttavia il Lago Natron si trova proprio a ridosso della spaccatura della Rift Valley, da cui scendono i torrenti che si devono attraversare per raggiungere il Lago. A Marzo, Aprile e nella prima metà di Maggio le precipitazioni sugli altipiani di Nogorongoro e di Loliondo potrebbero ingrossare i torrenti a valle rendendo difficile e a volte impossibile il guado.
In questi mesi, la via di accesso più sicura e più semplice è la strada che arriva direttamente da Manyara, attraversando la conca interna della Rift Valley (3/4 ore di trasferimento fino al Lago Natron).
Dal Serengeti nord-orientale al Lago Natron occorrono invece 4/6 ore di trasferimento su strada.

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