Passaporto
E' necessario un passaporto con validità residua
di almeno sei mesi al momento della richiesta del
visto. Occorre altresì essere in possesso di
un biglietto aereo di andata e ritorno. All'ingresso
nei due Paesi, viene apposto un timbro sul passaporto,
dal quale risulta la durata del soggiorno. Si consiglia
al turista di dichiarare il periodo effettivo del
soggiorno e di controllare il timbro apposto sul passaporto;
la proroga può essere estesa solo presso gli
uffici competenti per l'immigrazione. Le sanzioni
per il mancato rispetto di tale procedura possono
arrivare anche all'arresto. Per entrare in Kenya o
in Tanzania il passaporto deve avere almeno un'intera
pagina bianca, al fine di poter apporre il visto d'ingresso.
In caso contrario, i viaggiatori potrebbero non essere
accettati nel Paese e fatti rientrare in Italia con
il primo volo utile. Per le eventuali modifiche relative
alla validità residua richiesta del passaporto
si consiglia di informarsi preventivamente presso
l'Ambasciata o il Consolato del Paese presente in
Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto
d'ingresso
E' necessario il visto di ingresso. Si può
essere richiesto presso l'Ambasciata del Kenya a Roma
o direttamente in aeroporto. Le categorie di visto
sono le seguenti:
- visto di transito (USD 20) valido da uno a sette
giorni;
- visto turistico (50 CSD o 40 EURO) valido per un
mese, tre mesi, rinnovabile a 6 mesi
- visto multiplo USD 110) per affari
- visto valevole per un unico viaggio (25 USD o 20
EURO)
- Modulo di richiesta visto Kenya
- Modulo di richiesta visto Tanzania
Vaccinazioni
Nessuna vaccinazione è obbligatoria per
il Kenya, mentre per la Tanzania serve quella per
la febbre gialla e viene richiesto l'apposito cartellino
rilasciato in Italia.
Suggerimenti Sanitari
Febbre gialla e anticolerica sono consigliate solo
in caso di itinerari molto particolari fuori dai tracciati
turistici normali.
Come misura precauzionale è consigliabile la
profilassi antimalarica. Solitamente viene consigliata
l'assunzione del LARIAM come profilassi antimalarica
(almeno 2 settimane prima della partenza una compressa
alla settimana,durante il soggiorno in Kenya e al
rientro dall'Africa per almeno 3-4 settimane). Si
tratta di un farmaco abbastanza forte che puo' essere
variamente tollerato (consultare il proprio medico).
In alternativa a questo farmaco e' consigliato il
PALUDRINE (ora disponibile nelle farmacie italiane);
l'assunzione di questo farmaco puo' iniziare a partire
dal giorno di arrivo in Kenya per tutta la durata
del soggiorno e poi per almeno 3-4 settimane al rientro
dal viaggio (2 compresse al giorno tutti i giorni).
Si tratta di un farmaco piu' blando e quindi piu'
facilmente tollerato e comunque di un'ottima profilassi
antimalarica. Tra gli ultimi nati nel campo della
farmacologia attinente alla profilassi antimalarica
va segnalato il MALARONE.
A parte la profilassi sopra consigliata, suggerisco
alcune misure preventive semplici ed utili:
dormire sempre sotto le zanzariere (sia negli hotels
della costa che nei lodges/campi tendati
all'interno
i letti delle camere dispongono di bellissime zanzariere)
spruzzare all'interno della camera un po' di insetticida
(al tramonto prima di andare a cena)
utilizzare dove è disponibile l'aria condizionata
per mantenere una temperatura all'interno della
vostra camera
fresca e quindi non adatta alle zanzare
utilizzare sulle parti scoperte del corpo repellenti
contro le zanzare (tipo Autan o similari a base
di citronella)
indossare abiti leggeri e coprenti (pantaloni lunghi,
camicie a maniche lunghe, calzini) dopo il
tramonto.
Farmacia da viaggio
. Analgesici/antipiretici: tipo Aspirina®
. Antibiotici: a largo spettro; se necessario anche
in confezione pediatrica
. Antimalarici: secondo la prescrizione dei medici
specialisti
. Antidiarroici: Rifaximina (Normix®) antibatterico
intraluminare (non assorbito a livello generale)
. Antiansia e vomito: in compresse
. Antistaminici: in compresse o sciroppo
. Pomate: antinfiammatori: a base di cortisone
. antimicotiche: contro i funghi
. antidolorifiche: punture di insetti
. Sali reidratanti
Per coloro che seguono particolari trattamenti medici
e' consigliabile partire con una buona scorta di medicinali.
Nei centri più grandi sono disponibili farmacie
ed adeguati servizi medici. Dottori ed ospedali in
genere in caso di cure e/o ricovero richiedono il
pagamento in contanti dei servizi prestati. E' pertanto
sempre raccomandabile avere all'atto della partenza
una valida copertura assicurativa (tipo Elvia, Cea,
Europe Assistance etc.etc.) che possa garantire anche
in casi estremi il rientro sanitario. Hotels e lodges/campi
tendati offrono buffets vari, abbondanti e di ottima
qualità. Verdure fresche (crude e cotte) e
frutta sono ottime e sempre ben lavate e disponibili
ai buffet insieme ad una buona scelta di carni (vitello,
manzo, maiale, pollo etc.) e di pesce e crostacei
oltre a riso, pasta e specialità della cucina
locale africana. Eviterei assolutamente mangiare pesce
e crostacei presso venditori ambulanti o chioschi
esposti al caldo dove il cibo potrebbe essere facilmente
avariato o comunque non fresco. La stessa raccomandazione
vale per le bevande e l'acqua non imbottigliate.
Clima
Kenya
Il Kenya gode di un clima particolarmente piacevole
tutto l'anno. Influenzato dall'Oceano Indiano, più
caldo dell'Atlantico, il calore non è mai eccessivo
e le temperature variano dai 20 ai 30 gradi per tutto
l'anno. Si tratta di un clima tropicale temperato
in cui l'estate e l'inverno sfumano l'uno nell'altro.
Essendo il paese attraversato dall'equatore, la durata
del giorno è sempre pari a quella della notte.
Ci sono due stagioni di pioggia: in primavera, più
abbondanti, tra marzo e giugno; e in autunno, di breve
durata, da ottobre a dicembre. Si tratta sempre di
scrosci impetuosi di acqua ma di breve durata, per
poi tornare subito a risplendere il sole. Negli altopiani
centrali il clima rimane favorevole, ma di notte le
temperature si abbassano a mano a mano che aumenta
l'altitudine. Sono zone ideali per l'agricoltura e
l'allevamento. Il clima varia nel nord-est del paese,
nelle regioni aride e semi-desertiche al confine con
il Sudan: qui piove molto poco, il clima è
torrido e spirano venti violenti e asciutti
Clima
Kenya
Il clima della Tanzania è complessivamente
di tipo tropicale benché essa si trovi nella
fascia equatoriale: se si esclude l'estrema sezione
settentrionale, predomina ovunque un clima prevalentemente
regolato dagli alisei e dai monsoni che stagionalmente
si innescano sull'Oceano Indiano. Agli alisei ed alla
loro convergenza lungo il fronte intertropicale (ITCZ)
si deve essenzialmente la stagione piovosa tipica
dell'inverno australe (con picchi precipitativi mensili
che occorrono tra marzo e maggio), mentre i monsoni
sono all'origine di una seconda stagione piovosa si
esplica tra ottobre e dicembre. Più stabili
e con minori accumuli pluviometrici sono le stagioni
intermedie, vale a dire quelle tra giugno e settembre
e tra gennaio e febbraio. Quest'ultimo periodo mostra
anche i massimi valori termici, che variano anche
sensibilmente andando dalla costa alle zone interne
più elevate, termoregolate dall'altitudine
(a Dar es Salaam la media di gennaio è di 28
°C, mentre a Tabora, situata a 1.265 m, è
di 22 °C); alquanto limitate sono su buona parte
del territorio le escursioni termiche annue (nelle
citate località le medie di luglio, nell'inverno
australe, sono di 23 °C e di 21 °C), mentre
sull'altopiano si può avere un salto termico
tra giorno e notte anche oltre i 10 °C.
Il Clima per zone
Sugli ALTOPIANI centrali il clima è
fresco
Nelle zone del NORD e orientali è sempre
caldo e secco
Nelle SAVANE raggiungono i 35° di giorno
e la notte arriva a 20°
Sulla COSTA, è caldo-umido e ventilato
(22-30°)
Stagioni delle Piogge
"Breve" - piove a sprazzi da fine OTTOBRE
a fine NOVEMBRE
"Lunga" - precipitazioni abbondanti da APRILE
a MAGGIO-GIUGNO.
Luglio e Agosto sono i mesi più freschi, Dicembre
e Marzo i più caldi.
Febbraio è il mese più secco, Aprile-Maggio,
i più piovosi.
Clima per i Safari
Uno dei periodi migliori per effettuare safari èdurante
la stagione delle piogge quando i parchi sono lussureggianti,
il clima è fresco e ci sono meno turisti. La
pioggia cade normalmente a fine di giornata.
Il momento migliore per ammirare lo spettacolo delle
migrazioni va da Luglio a Ottobre.
Abbigliamento
I capi di vestiario da usarsi nei soggiorni in paesi
tropicali e subtropicali durante la giornata dovranno
essere leggeri, non aderenti al corpo e in tinte chiare.
E ciò per poter consentire una libera circolazione
all'aria, libertà di movimenti e per respingere
i raggi troppo cocenti.
La biancheria intima deve essere cambiata giornalmente
e non deve essere di lana. Il cotone è il materiale
preferito e consigliato anche perchè, oltre
ad assorbire convenientemente il sudore e traspirazione,
può essere sottoposto a frequenti bolliture
e lavaggi. Il nylon e le fibre artificiali in genere
sono da evitare, dato che questi indumenti impediscono
la traspirazione e producono irritazioni cutanee.
Nelle ore serali e notturne bisogna sempre ricordarsi
di esporre il meno possibile la pelle: insetti quali
zanzare ed alcuni tipi di mosche e moscerini, portatori
di parassiti, abbondano proprio in queste ore e...
sembrano avere una predilezione per la pelle bianca!
Consigliabili quindi qualche abito leggero e lungo
per le signore, pantaloni ed una camicia a maniche
lunghe per i signori ed un uso senza parsimonia di
Autan od altri repellenti sulla parte di cute scoperta.
Ricordarsi che la Citronella ha un'eccellente azione
repellente.
Ed a proposito di abbigliamento, vale la pena di ricordare
che l'esposizione al sole dovrà essere all'inizio
molto graduale con una progressione giornaliera, onde
evitare "bruciature" che possono essere
senz'altro sgradevoli, ma a volte anche pericolose.
Riguardo alle calzature, sconsiglio vivamente di girare
a piedi nudi o con sandali aperti. È preferibile
che i piedi siano protetti da scarpe leggere, ma chiuse.
Il capo andrà sempre protetto, specie nelle
ore di massimo irradiamento solare, con un cappello
leggero a tese larghe.
Alimentazione
In relazione al nuovo ambiente caldo ed umido, vi
suggerisco di ridurre la quantità di proteine
(carne, uova, pesce) e di aumentare i cibi contenenti
carboidrati (zucchero, frutta, amidacei).
L'igiene del cibo e dell'alimentazione varia a seconda
che trascorrerete il nostro soggiorno in campi tendati
o lodges di fascia alta. Generalizzando, diremo che
il cibo ben cotto non é pericoloso come pure
non lo é la frutta sbucciata, per il resto
occorre sempre prestare attenzione. Il cibo in queste
zone ha tendenza ad alterarsi (e marcire) rapidamente
ed é quindi consigliabile osservarne preventivamente
gusto e colore. Inoltre una protezione accurata del
cibo dalle mosche o da altri insetti é essenziale
e ci terrà lontani dai cosiddetti "disordini
intestinali".
Acqua
L'acqua del rubinetto è generalmente potabile
ma si raccomanda di bere esclusivamente acqua imbottigliata.
Personalmente preferisco usarla anche per l'igiene
dentale.
Il
latte
Non pastorizzato andrebbe sempre bollito e, all'interno
dell paese, sará preferibile usare latte condensato
in scatola.
Bevande
Si raccomanda di bere molto per compensare la perdita
di liquidi corporei che avviene tramite la sudorazione.
Gli affetti della disidratazione si instaurano lentamente
con stanchezza ed irritabilità.
Sale
Riferendoci alla disidratazione, sará consigliabile
l'assunzione di sali minerali che vengono persi dal
nostro organismo con il sudore. I crampi muscolari
alle braccia e alle gambe che spesso possono insorgere
in questi climi sono un primo avviso di deficit di
sali nel nostro corpo. In Italia si trovano facilmente
bustine di integratori che faremo bene comunque a
portarci nello zaino in caso di necessità.
Le mance
sono benvenute. Suggerimenti: un Euro per i facchini
e due Euro al giorno per gli autisti. In alberghi
e ristoranti lo standard è il 10% di mancia,
ovviamente nel corrispettivo dela moneta locale.